domenica 22 febbraio 2009

Walking on air



"Theres a little creepy house
In a little creepy place
Little creepy town
In a little creepy world
Little creepy girl
With her little creepy face
Saying funny things that you have never heared
Do you know what it's all about
Are you brave enough to figure out
Know that you could set your world on fire
If you are strong enough to leave your doubts
Feel it...
Breath it...
Belive it...
And you'll be walking on air
Go try...
Go fly...
So high..
And you'll be walking on air
Feel this...
Unless you kill thiss...
Go on...
And your forgiven...
I knew that...
I could feel that...
I feel like...
I am walking on air...
She has a little creepy cat
And a little creepy bat
Little rocking chair
And an old blue hat
That little creepy girl
oh..she loves to sing
She has a little gift
An amazing thing
With her little funny eyes of hazel
With her little funny old blue hat
She will go and set the world on fire
No one ever thought she could do that
Feel it...
Breath it...
Belive it...
And you'll be walking on air
Go try...
Go fly...
So high..
And you'll be walking on air
Feel this...
Unless you kill this...
Go on...
And your forgiven...
I knew that...
I could feel that...
I feel like...
I am walking on air...
Flitter up...
And hover down...
Be all around
You know that I love you
Go on...
Feel it...
Breath it...
Belive it...
And you'll be walking on air
Go try...
Go fly...
So high..
And you'll be walking on air
Feel this...
Unless you kill this...
Go on...
And your forgiven...
I knew that...
I could feel that...
I feel like...
I am walking on air...
I am walking on air..."

domenica 15 febbraio 2009

Tanti anni fa...


<<Chantal udì il rumore delle veneziane di metallo che sbattevano; le sovvenne la voce della nonna che le raccontava ciò che era accaduto.
"Tanti anni fa, in una delle caverne della zona viveva un eremita, che in seguito sarebbe stato conosciuto come San Savino. A quell'epoca, Viscos era solo un posto di frontiera, popolato da banditi sfuggiti alla giustizia, contrabbandieri, prostitute, avventurieri in cerca di complici, assassini che si riposavano tra un delitto e l'altro. Il peggiore di loro, un arabo di nome Ahab, controllava il paese e i dintorni, estorcendo denaro ai contadini che ancora si ostinavano nel tentativo di vivere in maniera dignitosa e onesta.
"Un giorno, Savino lasciò la caverna e raggiunse la casa di Ahab, dove chiese di pernottare. Ahab scoppiò a ridere: 'Non sai che sono un assassino, che ho sgozzato moltissime persone e che per me la tua vita non vale niente?'
" 'Lo so,' rispose Savino. 'Ma sono stanco di vivere in quella caverna. Vorrei passare almeno una notte qui.'
"Ahab conosceva la fama del santo, grande quanto la sua, e ne era infastidito: non gradiva il fatto di dover condividere la gloria con una persona così fragile. Sicchè decise di ucciderlo quella notte stessa, per dimostrare a tutti di essere l'unico autentico signore del posto.
"Chiacchierarono per un po'. Ahab fu impressionato dalle parole del santo ma, poiché era un uomo sospettoso, non credeva più nel Bene. Indicò a Savino un luogo dove sdraiarsi e si mise ad affilare la lama del pugnale, minacciosamente. Savino, dopo averlo osservato per qualche momento, chiuse gli occhi e si addormentò.
"Ahab affilò la lama per tutta la notte. Al mattino, quando Savino si svegliò, lo trovò in lacrime accanto a sé.
" 'Tu non hai avuto paura di me, né mi hai giudicato. Per la prima volta, qualcuno ha trascorso la notte al mio fianco, confidando nel fatto che avrei potuto essere un uomo buono, capace di dare ospitalità a coloro che ne hanno bisogno. Tu hai creduto che io potessi comportarmi rettamente. E perciò mi sono comportato in modo giusto.'
"Da quel momento, Ahab abbandonò la vita criminale e si impegnò per trasformare la regione. Fu allora che Viscos cessò di essere il luogo di frontiera popolato da emarginati, per diventare una cittadina importante nel commercio fra i due paesi.">>