venerdì 10 ottobre 2014

L'abbindolamento del Vecchietto

Sono ormai giorni che mi tocca di assistere a "L'abbindolamento del vecchietto".

Entro in banca, mi accomodo alla postazione di attesa, e poco distante la scena si ripete quasi identica: vecchietto con sguardo sperduto attaccato alla sedia, ascolta la miriade di parole che escono dalla bocca truffatrice del commessucolo impiegato. Quest'ultimo parla da minuti abbassando ed alzando il tono di voce a seconda del tipo di "segreto dell'arricchimento" che sibila, ovviamente riservato solo ed esclusivamente al Sig. Vecchietto davanti a lui. Usa la sua gestualità in modo impeccabile, avvicinandosi, sfiorando, dando sicurezza e affidabilità, e come se non bastasse, va con le parole, striscianti e subdole, a toccare e premere quei tasti miracolosi, che gli aprono le porte del paradiso – o in questo caso del portafoglio del Sig. Vecchietto.

Lo sento ronzare parlando del fatto che al giorno d'oggi, nel nostro paese, accadono cose che nessuno si sarebbe aspettato qualche anno fa: la popolazione è povera, il lavoro manca (solite tiritere) e se per sbaglio il Sig. Vecchietto dovesse invitare a casa sua degli amici, che accidentalmente dovessero inciampare nel tappeto di ingresso e dovessero frantumarsi la testa, il Sig. Vecchietto potrebbe incorrere in una causa legale, perché si sa, "gli amici sono amici, ma ultimamente sono amici più consapevoli!"

martedì 24 giugno 2014

Small Apartments

"Franklin, di che cosa hai paura? Hai solo un'occasione nella vita. Non ricapita. Il tempo sprecato è tempo perso. Il passato è un fantasma, il futuro è un sogno, c'è solo il presente.
Dobbiamo perdonarci a vicenda, perdonare e andare avanti, perché siamo tutti ridicolmente imperfetti e dobbiamo trovare una casa, un posto dove sappiamo di essere amati, dove ci sentiamo al sicuro.
Adesso vedo tutto più chiaramente..non importa se vivi in un piccolo appartamento o in una grande casa in collina, se vivi in un istituto psichiatrico o su una spiaggia assolata,

lunedì 23 giugno 2014

INADEGUATEZZA

Tra gli attrezzi di lavoro della sarta 
ho trovato un piccolo fiore
disarmonico e stinto. 
Pare straziato 
trafitto dai tanti pungiglioni d'arte della modellista. 

Le poche spine consumate 
si spezzano al primo tocco leggero 
deve aver tentato di essere come loro. 

venerdì 30 maggio 2014

Stoker



"Le mie orecchie sentono ciò che altri non sentono, piccole cose lontane che altri non vedono, io reisco a vederle. Questi sensi sono il frutto di una vita fatta di desiderio, desiderio di essere salvata, di essere completata.

mercoledì 14 maggio 2014

Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani (parti)

"(...) In questa universale dissoluzione dei principi sociali, in questo caos che veramente spaventa il cuor di un filosofo, e lo pone in gran forse circa il futuro destino delle società civili e in grande incertezza del come elle possano durare a sussistere in avvenire, le altre nazioni civili, cioè principalmente la Francia, l'Inghilterra e la Germania, hanno un principio conservatore della morale e quindi della società, che benché paia minimo, e quasi vile rispetto ai grandi principii morali e d'illusione che si sono perduti, pure è d'un grandissimo effetto.
Questo principio è la società stessa. Le dette nazioni, oltre la società generalmente presa, cioè il convitto degli uomini per provvedere scambievolmente ai propri bisogni, e difendersi dai comuni danni e pericoli, hanno quel genere più particolare di società che suole essere chiamato con questo medesimo nome ridotto a significazione più stretta, e consiste in un commercio più intimo degl'individui fra loro, e massime di quelli, che dispensati dalla loro condizione dal provvedere

lunedì 12 maggio 2014

Definizione di altruismo

Credo si possa dire con assoluta tranquillità e completa sincerità che le persone non mi piacciono. 
Non è per un fattore estetico: non c'entra il colore della pelle, il taglio degli occhi, la grandezza del naso, la corposità delle labbra, il fisico asciutto o quello più abbondante; non c'entrano neppure la moralità, gli ideali, i principi, il carattere o il modo di fare.
Credo sia qualcosa di più ampio e generico: per esempio il fatto che appartengano tutti ad una categoria di esseri che hanno di INNATO il manifestarsi viscidi, egoisti ed opportunisti. 

martedì 29 aprile 2014

Un concorrente passivamente iscritto, mai trionfante

Spesso mi sveglio con un groviglio intricato dentro lo stomaco; è come se qualcuno dall'interno mi ingarbugliasse ed arrotolasse le viscere. Man mano che la giornata prosegue sento questo intreccio crescere ed appesantirsi, talmente tanto da valutare le mie membra troppo fragili per poter reggere ancora per molto tutto il carico. Sono un uomo normale, con una vita normale, una casa normale, un impiego normale, non c'è nulla della mia quotidianità che possa indurmi, o meglio, ridurmi in questo stato; quindi penso, penso che forse non è questa vita qui, questa proprio questa, a debilitarmi, ad

martedì 8 aprile 2014

uno come tanti

Una delle principali paure che assilla una persona egoista (noi tutti) è il fatto di essere una come tanti, mischiata tra molti, indistinta per sé ma soprattutto per gli altri. Si vorrebbe essere IL non l'uno di chi ci circonda, e questa atroce realtà ci divora fin dentro le ossa.
Neppure io posso sottrarmi a questa miserabile e pulsante sorte, non riesco a ridurre la sensazione amara di indifferenza, di totalità confusa, di effimero tocco leggero, quasi presunto, ma resto con una certezza viva: so assolutamente, convintamente, che nel momento in cui deciderò di lasciarti andare, di lasciare andare te, che per me sei LA, ti avrò perso per sempre.

mercoledì 26 marzo 2014

Redemption song


"...Won't you help to sing
This songs of freedom
'Cause all I ever have:
Redemption songs;
Redemption songs.

Emancipate yourselves from mental slavery;
None but ourselves can free our minds..."


giovedì 6 marzo 2014

"Un sinistro segnale di pericolo"

"...A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che <<ogni straniero è nemico>>. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussite, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo." 

venerdì 21 febbraio 2014

Il ritratto ovale

"Era una fanciulla di rarissima bellezza, e non meno soave che piena di gioiosità. E funesta fu l'ora in cui vide, amò, e sposò il pittore. Lui appassionato, sollecito studioso, austero, e già sposato con la sua Arte, lei una fanciulla di rarissima bellezza, e non meno soave che piena di gioiosità; tutta luce e sorrisi, e vivace come una cerbiatta; amante e appassionata di tutte le cose; odiava solo l'Arte che era la sua rivale; temeva solo la tavolozza e i pennelli e gli altri strumenti spiacevoli che la privavano dalla vista del suo amato. Fu dunque una cosa terribile per questa donna udire il pittore parlare del suo desiderio di ritrarre anche la sua giovane sposa. Ma era umile e obbediente, e posò per molte settimane docilmente nell'oscura e alta camera - nella torretta dove la luce scendeva sulla bianca tela solo dall'alto. Ma egli, il pittore, si gloriava solo della sua opera che procedeva di ora in ora, di giorni in giorno. Era un uomo appassionato, ombroso, e lunatico, che sognava a occhi aperti; cosicché non voleva accorgersi che la luce che cadeva così spettralmente in quella solitaria torretta faceva deperire la salute e la vivacità della sua sposa, che sfioriva visibilmente per tutti tranne che per lui. Tuttavia ella sorrideva ancora e sempre, senza lamentarsi, perché vedeva che il pittore (che aveva grande notorietà) traeva un piacere intenso e ardente dal suo lavoro, e lavorava notte e giorno per ritrarre lei che tanto lo amava, ma che diveniva di giorno in giorno più spenta e debole. E in verità chi contemplava il ritratto parlava della sua somiglianza in parole sommesse, come di una grandissima meraviglia, una testimonianza non meno della capacità del pittore che del suo profondo amore per colei che veniva ritraendo in modo così incomparabile. Ma alla fine, mentre l'opera si avvicinava alla conclusione, nessuno fu più ammesso nella torretta; divenuto folle nell'ardore della sua opera, il pittore distoglieva raramente gli occhi dalla tela, anche solo per osservare il volto della sposa. E non voleva accorgersi che i colori che stendeva sulla tela erano sottratti alla gote di lei che gli sedeva vicino. E quando molto settimane furono passate, e solo poco rimaneva da fare, una pennellata sulla bocca e una sfumatura sull'occhio, lo spirito della donna guizzò di nuovo come la fiamma nel bocciolo della lampada. E allora fu data la pennellata, e la sfumatura fu posta; e, per un attimo, il pittore rimase estasiato davanti all'opera che aveva compiuto; ma subito dopo, perso ancora nella contemplazione, divenne tremante e molto pallido, e atterrito, gridando con una voce forte, "Questa è davvero la Vita stessa!" si voltò improvvisamente a osservare la sua amata: Era morta!"

                                                                                                                                 E.A. Poe 


mercoledì 19 febbraio 2014

Umile Amante

"Dovrei essere uno spaccone, dovrei essere un ganzo, ma io la vita la guardo negli occhi proprio come una bella donna, la guardo solo dopo che mi è passata accanto, dopo che si è allontanata. Sempre, tutto quello che viene verso di me mi stordisce, mi sgomenta, quasi mi devasta con la sua bellezza, tanto che non sono capace di guardarlo negli occhi (.) Il mio primo desiderio è fiondarmi lontano dalla fonte della mia commozione, fuggire e portare con me quella sensazione che mi inonda di amore a prima vista (.) Dovrei essere uno spaccone, dovrei essere un ganzo, ma sono un umile amante, impaurito dalla bellezza di qualsiasi cosa mi sia venuta incontro. Per questo gusto tutto quando è tardi, soltanto dopo, soltanto quando le immagini tremanti si fanno quiete. Proprio così, del tutto spaurito, mi guardo allo specchio che invecchia con me e in cui non trovo traccia di quello che mi potrebbe autorizzare a dire di me che dovrei essere almeno un po' spaccone e un po' ganzo, se non altro per me stesso..." 
                

                                                                                                                   B. Hrabal 



venerdì 31 gennaio 2014

"Bellissima Guerra"

SCRIVO PER TE, CHE ANCORA SEI COSì INVIOLATO ED INCONTAMINATO, CHE NON APPARTIENI A QUESTO COMUNE MONDO, CHE ANCORA NON HAI CONOSCIUTO FINO IN FONDO IL POTERE DELL'EGOISMO UMANO O SE TI è CAPITATO, ANCORA NON HAI DECISO DI SFIDARNE LA FACCIA PEGGIORE. SCRIVO PER METTERTI IN GUARDIA, E MENTRE LO FACCIO MI DOMANDO SE SIA GIUSTO: FORSE OGNUNO DOVREBBE CONOSCERE CON LE PROPRIE GAMBE E TOCCARE CON LE PROPRIE MANI, MA LA PAURA CHE QUALCOSA POSSA FARTI MALE MI SPINGE AD INTROMETTERMI. 

DIFFIDA DI CHI SI MOSTRA TROPPO CONNESSO ED INTERESSATO, PERCHé SICURAMENTE AVRà IN Sé LA NECESSITà DI SOTTRARTI QUALCOSA, ANCHE LA PIù PICCOLA CHE TI APPARTIENE, CHE SIA MATERIA O ESSERE. 

DIFFIDA DI CHI TI PROMETTE CHE MAI OPERERà PER DANNEGGIARTI, CHE SEMPRE SARà GENUINO E SINCERO, CHE OGNI OCCASIONE LA SFRUTTERà PER FARTI INTENDERE QUELLO CHE PENSA, PERCHé MAI ACCADRà CHE UNA PERSONA SI OCCUPI PRIMA DI TE CHE DI SE STESSA, E PER GLI ARTIFICI CONVENZIONALI CHE CI CIRCONDANO HA ESIGENZA DI NASCONDERE LA REALTà. 

DIFFIDA DI CHI DIVULGA ALLA TOTALITà DEL GENERE UMANO (E NON) IL LEALE RAPPORTO DI AMICIZIA CHE VI LEGA INDISSOLUBILMENTE, PERCHé QUASI SICURAMENTE, NEL MOMENTO IN CUI SARAI MENO EFFICACE O MENO UTILE  SVANIRà ANCHE QUELLA DEBOLE CONNESSIONE CHE DA QUEL GIORNO IN POI VERRà RICORDATA, DALL'ALTRA PARTE, COME SEMPRE TURBOLENTA, PREOCCUPANTE, PASSIVA, SCONTROSA, OCCLUDENTE... 

DIFFIDA DI CHI HA TROPPO FRETTOLOSAMENTE POSTO PALETTI E TRADIZIONI, PERCHé LA PROFONDITà DI UN'ABITUDINE CHE POSSA DIVENTARE STORIA E CICLO HA BISOGNO DI MOLTO TEMPO PER FORMARSI, PER EVITARE CHE "QUASI-NULLA" LA DISSOLVA. 

DIFFIDA DI CHI INVOLUCRA DI DISONORE E VERGOGNA, DIETRO LE SPALLE, QUELLI A CUI POI, DAVANTI LE SPALLE, STRINGE LA MANO E STUZZICA LE GUANCE, PERCHé IL VIZIO LI PORTA AD ESSERE OMOGENEI DI FRONTE (E DI ROVESCIO) A CHIUNQUE. 

DIFFIDA DI ME, CHE TI STO DICENDO TUTTO QUESTO E CHE CORRISPONDO PERFETTAMENTE AD OGNI DESCRIZIONE.   

NON PENSARE CHE ESISTA QUALCUNO CHE MAI POSSA FERIRTI, E CREDIMI NON C'é PERSONA CHE ALMENO UNA VOLTA NON L'ABBIA FATTO VOLONTARIAMENTE. VIVI CON LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE SOLO, MA CON LA DECISIONE DI STARE IN MEZZO AGLI ALTRI E DI RIUSCIRE IN QUALCHE MODO AD AMBIENTARTI; INIZIA COL RICORDARE QUESTE POCHE PAROLE, CHE FORSE ESCONO DALLA MENTE DI UN FOLLE, MA CHE PORTA QUALCHE GRAFFIO IN PIù SULLA SUA PELLE. 
OGNUNA DELLE PERSONE CHE HAI ACCANTO PUò ESSERTI UTILE, PER CRESCERE, PER ANDARE AVANTI, PER RICEVERE AIUTO, CONFORTO, CONFRONTO, AMICIZIA, AMORE ECC.ECC. MA OGNUNA DELLE PERSONE CHE HAI VICINO NON è INDISPENSABILE PERCHé LA TUA VITA PROSEGUA..A PARTE RARISSIME ECCEZIONI; PARLO DI CHI HA SEGUITO IL NOSTRO CAMMINO FIN DALL'INIZIO, DI CHI HA SOSTENUTO OGNI ERRORE ED OGNI VITTORIA, DI CHI è RIMASTO IN SILENZIO A GUARDARE E DI CHI è INTERVENUTO, DI CHI HA COSTRUITO PARTE DI NOI.. IN BREVE DI QUELLE PERSONE CHE NON SI RIESCONO A SCORDARE PERCHé HANNO RAPPRESENTATO LA PROIEZIONE DI NOI STESSI, E HANNO FATTO IN MODO CHE ANCORA OGGI, NONOSTANTE GLI ANNI PASSINO, LA NOSTRA MENTE CONTINUI A RICERCARLE PER AVERE LA GIUSTA RISPOSTA, IL GIUSTO MODO DI AGIRE, PER RIUSCIRE A PRENDERE LA GIUSTA DECISIONE. PURTROPPO SONO FINITE AD APPARTENERE A QUEL MONDO DI ASSURDE SITUAZIONI CHE ACCADONO SENZA SCOMODARE MINIMAMENTE LA FREDDA RAGIONE; CHE PROVOCANO, NELL'UNO O NELL'ALTRO, UN'ONDA D'URTO, UN'ANOMALIA NEL SISTEMA CHE METTE A REPENTAGLIO L'EQUILIBRIO E, A VOLTE, LA LUCIDITà. QUELLE SITUAZIONI CHE ATTIVANO IN NOI REAZIONI TRA LE PIù DISPARATE, CHE FANNO IN MODO CHE UN UOMO SI SPOGLI DELLA PROPRIA CORAZZA, PARLI AD UNA FOTOGRAFIA, SCRIVA AD UN INDIRIZZO MAIL NON PIù ESISTENTE. 

TI CAPITERà DI INCONTRARNE E DI PERDERNE, MA NON TEMERE DI DIMENTICARLE, L'ABITUDINE NON INTACCA QUESTI RAPPORTI E NON INTACCA IL LORO RICORDO. RAPPRESENTANO LO STIMOLO E LA FORZa DI COMBATTERE PER RESTARE, SENZA MAI ABBANDONARE...DI COMBATTERE L'UNICA, IN CUI VALGA LA PENA INTERVENIRE, "BELLISSIMA GUERRA".