Spesso mi sveglio con un
groviglio intricato dentro lo stomaco; è come se qualcuno
dall'interno mi ingarbugliasse ed arrotolasse le viscere. Man mano
che la giornata prosegue sento questo intreccio crescere ed
appesantirsi, talmente tanto da valutare le mie membra troppo fragili
per poter reggere ancora per molto tutto il carico. Sono un uomo
normale, con una vita normale, una casa normale, un impiego normale,
non c'è nulla della mia quotidianità che possa indurmi, o meglio,
ridurmi in questo stato; quindi penso, penso che forse non è questa
vita qui, questa proprio questa, a debilitarmi, ad
martedì 29 aprile 2014
martedì 8 aprile 2014
uno come tanti
Una delle principali paure che assilla una persona egoista (noi tutti) è il fatto di essere una come tanti, mischiata tra molti, indistinta per sé ma soprattutto per gli altri. Si vorrebbe essere IL non l'uno di chi ci circonda, e questa atroce realtà ci divora fin dentro le ossa.
Neppure io posso sottrarmi a questa miserabile e pulsante sorte, non riesco a ridurre la sensazione amara di indifferenza, di totalità confusa, di effimero tocco leggero, quasi presunto, ma resto con una certezza viva: so assolutamente, convintamente, che nel momento in cui deciderò di lasciarti andare, di lasciare andare te, che per me sei LA, ti avrò perso per sempre.
Neppure io posso sottrarmi a questa miserabile e pulsante sorte, non riesco a ridurre la sensazione amara di indifferenza, di totalità confusa, di effimero tocco leggero, quasi presunto, ma resto con una certezza viva: so assolutamente, convintamente, che nel momento in cui deciderò di lasciarti andare, di lasciare andare te, che per me sei LA, ti avrò perso per sempre.
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